Lo Stabia prende un punto al Massimino di Catania contro il Leonzio, oggi Sicula, una volta Atletico, disputando una discreta ripresa dopo un primo tempo di sofferenze con il pericolo scampato nella strana soluzione scelta dagli isolani sull’episodio del rigore.
Anche senza il supporto della tecnologia in campo, come avviene in questa stagione in serie A, la terna arbitrale riesce a prendere la decisione più corretta non concedendo la rete ad Arcidiacono, che ha ricevuto la palla dall’incaricato di battere il rigore, concesso per un fallo di Dentice in area stabiese, quando lo stesso è entrato in area prima della battuta del penalty.
Il duo Caserta Ferrara in questa prima gara della doppia trasferta in terra siciliana ha avuto a disposizione l’intera rosa, scegliendo di puntare dunque su Branduani in porta, Morero, Redolfi e Allievi centrali difensivi, Dentice e Crialese esterni bassi e su un centrocampo composto dal milanista Mastalli, Capece e Viola con due punte in attacco, Simeri e Paponi.
La squadra del Sicula Leonzio, allenata da Rigoli, uno dei tanti ex stabiesi della partita, ha lo stesso problema dello Stabia nelle gare casalinghe, essendo costretta a giocare sul campo neutro di Catania, davanti solo ai suoi abbonati e come neo promossa ambisce a conquistare la salvezza, avendo quindi più o meno anche lo stesso obiettivo stagionale delle vespe.
Nel primo tempo gli episodi più importanti sono in maggioranza quelli del Leonzio, che però mantiene solo una sterile supremazia territoriale, determinata in gran parte da calciatori come Esposito, Davì, Gammone, lo stabiese Marano e lo stesso Biccio Arcidiacono, tutti ex dello Stabia. L’episodio del rigore concesso e poi annullato all’ex Arcidiacono su assist di Bollino, il tiratore dal dischetto, passerà alla storia, evidentemente come esempio da non ripetere.
Nella ripresa Caserta comincia una lunga serie di cambi, inserendo prima Lisi per Redolfi, modificando quindi il modulo, che torna ad essere a tre in attacco e a quattro in difesa e poi spostando anche gli equilibri del centrocampo con Calò al posto di Capece e Strefezza per un deludente Simeri e nel finale c’è spazio anche per il nazionale del San Marino Berardi e per Nava che subentrano a Paponi e Dentice. In questo modo lo Stabia riesce meglio a gestire la gara in difesa e trova finalmente i meccanismi giusti in fase offensiva, impensierendo il Leonzio, soprattutto sui calci piazzati. In particolare Viola costringe il portiere Narciso, anche lui con un passato dalle nostre parti, ad una deviazione difficile su una punizione dal limite e lo specialista dei colpi di testa alla Sergio Ramos, Nicolas Allievi, manca l’impatto giusto per segnare a pochi metri dalla porta Sicula. Il Leonzio cerca a sua volta di procurarsi pericoli con un Arcidiacono in buona forma, ma lo Stabia chiude la partita in attaccando, palesando una migliore condizione fisica degli avversari, che hanno subito pure negativamente il contraccolpo psicologico dell’annullamento del gol, senza considerare però altre situazioni al limite del fuorigioco da una parte e dall’altra, che hanno portato a non convalidare altre due reti nate dalle azioni incriminate di offside.
Insomma in attesa di questo benedetto ritorno al Menti, contro il Rende, possiamo essere ottimisti per la seconda trasferta consecutiva in Sicilia contro l’Akragas, che ha gli stessi nove punti dello Stabia, anche se si è permesso il lusso di uscire imbattuto dal difficile campo del Lecce, primo in classifica, peraltro senza subire reti.
Nel calcio però ogni partita fa storia a sé e la prossima nello stadio di Agrigento potrà far vivere altre stranezze come quelle vissute oggi pomeriggio sia a Catania che a Lecce.
Tabellino
Sicula Leonzio – Juve Stabia 0-0