Le riflessioni di StabiAmore del dopopartita di: Juve Stabia – Catanzaro

La gara col Catanzaro avrebbe dovuto confermare i progressi della gara vittoriosa di Cosenza, ma purtroppo l’atteggiamento di gran parte dei calciatori in campo e una direzione arbitrale molto deludente ha trasformato la sfida in una competizione poco sportiva e molto rissosa.

Logo StabiAmoreIl nuovo tecnico Guido Carboni, non potendo ancora disporre per infortunio del nazionale bulgaro Atanasov in difesa e degli attaccanti centrali, Ripa e Montalto, si affida ad uno schieramento comunque offensivo con tre difensori, due cursori, due centrocampisti, un fantasista e due punte, confermando l’ottimo Matute, visto al San Vito Marulla e recuperando Paponi in attacco. In difesa punta ancora su Santacroce, Camigliano e Morero, davanti al portiere Danilo Russo con Lisi e Cancellotti esterni e Capodaglio e Matute a centrocampo e Cutolo in fase offensiva a sostegno di Kanoutè e Paponi.

Nel primo tempo lo Stabia riesce a trovare il gol praticamente nella prima azione dell’incontro con una grande giocata di Lisi, che serve uno splendido assist a Paponi, che realizza facilmente con un tiro in piena area il suo primo gol al Menti, il terzo in totale, da quando è arrivato allo Stabia nel mercato di gennaio.

La squadra di Carboni avrebbe potuto gestire la gara con grande facilità, trovando anche il modo di realizzare il raddoppio per chiudere la pratica come all’andata quando sulla panchina dei calabresi vi era l’ex trainer stabiese Zavettieri, ma purtroppo ancora una volta vengono fuori i problemi difensivi con grande evidenza. Prima Santacroce commette un liscio clamoroso e favorisce la giocata di Serao, che fulmina Russo per il pareggio e poi dopo una bella parata dello stesso portiere stabiese su colpo di testa di Prestia, lo stesso calciatore del Catanzaro riesce a trovare il modo di colpire ancora di testa su angolo, sfruttando le indecisioni dei difensori stabiesi sui calci piazzati, per realizzare il gol del vantaggio ospite.

Tra le due reti calabresi l’incerto arbitro di Palermo, lascia correre un fallo su Lisi in piena area di rigore, non aiutato nemmeno dal suo assistente di sesso maschile, mentre anche la donna, dall’altra parte del campo, non è sembrata essere molto collaborativa col signor Capone nel segnalare falli e scorrettezze varie, che cominciavano ad aumentare in modo clamoroso da parte di tanti calciatori del Catanzaro.

Foto LaPresse/Cafaro Gerardo

Foto LaPresse/Cafaro Gerardo

Nella ripresa praticamente si è giocato pochissimo per le continue tattiche ostruzionistiche che venivano praticate dal Catanzaro, che ha cercato di sopperire al pesante divario di punti in classifica con una condotta fallosa e indisponente, alla quale lo Stabia e l’arbitro non hanno saputo porre rimedio, la squadra di casa non riuscendo quasi mai a tirare in porta e a rendersi particolarmente pericolosa e la giacchetta nera, fischiando spesso e finendo per spezzettare il gioco e utilizzando poco e male i cartellini, distribuiti confusamente solo nel finale rovente della partita. Carboni decide di inserire Liviero per Paponi e successivamente Marotta per Camigliano, passando ad un modulo di Beniteziana memoria, il 4 2 3 1 con lo spostamento del jolly Lisi, uno dei migliori in campo assieme al bravo interditore Matute, a esterno offensivo e nel finale come a Cosenza fa entrare il giovane Manari al posto di un deludente Cutolo.
Per evitare la sconfitta nei minuti finali di un recupero, che avrebbe dovuto essere ben più consistente, Cancellotti ha dovuto cercare il braccio di Sabato sul cross in area per ricevere un rigore molto simile a quello concesso alla Juventus contro il Milan in serie A e permettere a Kanoutè di realizzare la rete di un pareggio, che può essere considerato un punto guadagnato, anche se la vittoria del Matera contro il Messina, retrocede la squadra stabiese al quarto posto in classifica.

I tifosi infatti alla fine non sono stati molto soddisfatti, ma considerando le difficoltà odierne di impostazione della manovra e le scarse conclusioni nella porta avversaria e soprattutto la spietata condotta ostruzionistica del Catanzaro, che anche dopo il gol su rigore è continuata, impedendo di far giocare i restanti minuti di recupero e ottenendo il risultato dell’espulsione di Liviero, senza subire incredibilmente nessun cartellino rosso da parte dell’arbitro. Sinceramente le risse a cui abbiamo assistito stasera al Menti sono state uno spettacoloso penoso e il punto conquistato rimane davvero l’unica consolazione di una serata semplicemente deprimente per tutti gli stabiesi amanti del bel calcio, che oggi esce mortificato da questa partita orrida, che deturpa lo sport.

Tabellino

Juve Stabia: 22 Russo, 2 Cancellotti, 4 Capodaglio, 6 Santacroce, 7 Kanoute, 8 Matute, 13 Camigliano (21′ st 10 Marotta), 18 Morero, 23 Lisi, 33 Cutolo (37′ st 11 Manari), 35 Paponi (14′ st 3 Liviero). A disposizione: 1 Bacci, 32 Tabaglio, 14 Giron, 17 Salvi, 19 Izzillo, 20 Allievi, 21 Esposito, 24 Mastalli, 27 Rosafio. All. Guido Carboni

Catanzaro: 22 De Lucia, 2 Pasqualoni, 7 Cunzi (42′ st 19 Basrak), 10 Giovinco (16′ st 6 Patti), 11 Mancosu, 13 Sabato, 14 Sarao, 15 Prestia, 20 Maita, 21 Sirri, 25 Van Ransbeeck (30′ st 18 Bensaja). A disposizione: 1 Svedkauskas, 9 Gomez, 12 Leone, 17 Campagna, 24 Njiki, 26 Imperiale. All. Alessandro Erra

Arbitro: Andrea Capone della sez. AIA di Palermo

Assistenti: Tiziano Notarangelo della sez. AIA di Cassino e Tiziana Trasciatti della sez. AIA di Foligno

Marcatori: 1′ pt Paponi (JS), 8′ pt Sarao (C), 42′ pt Prestia (C), 48′ st rig. Kanoute (JS)

Ammoniti: Camigliano (JS), Van Ransbeeck (C), Mancosu (C), Santacroce (JS), Sabato (C), Cancellotti (JS), Cunzi (C), Liviero (JS), Sarao (C), Capodaglio (JS)

Espulso: 50′ st Liviero (JS) per rosso diretto

Angoli: Juve Stabia 7, Catanzaro 3

Recuperi: 1′ pt, 4′ st

Note: spettatori 1.174, per un incasso totale di € 9.721,00 (paganti 402 per un incasso di € 4.547,00 + abbonati 772, per una quota partita di € 5.174,00)

Fonte tabellino S.S. Juve Stabia

 

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