Nel derby con la Paganese capolista, anche se probabilmente solo pro-tempore, vanno considerati tutti gli aspetti, non solo quello beffardo del gol del pareggio degli ospiti, ottenuto da Gurma proprio nell’ultima azione dei minuti di recupero.
Innanzitutto il dato dei tifosi presenti, 1056 paganti, considerando le assenze dei tifosi rivali per più o meno opinabili decisioni superiori e quelle di coloro che hanno preferito assistere all’anticipo serale di serie A, permette di stabilire il numero di un nucleo importante di appassionati sostenitori dello Stabia.
Questi 1056 tifosi potrebbero partecipare ad un progetto di azionariato popolare, unitamente a quelli che stasera hanno dovuto rinunciare ad essere al Menti per motivi di lavoro come il presidente di StabiAmore. Poi nel giudicare la gara con la Paganese va considerato il numero di infortunati della squadra stabiese che purtroppo continua a crescere, mettendo in difficoltà il tecnico Ciullo, costretto ad affidarsi a De Risio e Obodo a centrocampo e a rinunciare a Ripa in attacco. La scelta invece di Liotti, al posto di Contessa in difesa sulla corsia sinistra, è frutto della mente del tecnico che ha voluto poi schierare Gomez e Gatto in attacco col sostegno degli esterni offensivi Vella e Arcidiacono. La Paganese di Grassadonia, finora a sorpresa in testa alla capolista, ha dimostrato di avere qualità e una discreta fisionomia tattica, anche se priva di un vero attaccante di ruolo, tenendo bene il campo prima e dopo il gol di Migliorini, a segno sugli sviluppi di uno dei pochi calci piazzati di marca stabiese.
Nella ripresa lo Stabia spreca un paio di occasioni con gli attaccanti Gomez e Gatto e Ciullo cerca di contenere i problemi di formazione con gli inserimenti di Contessa, Favasulli e Carrotta al posto di Vella, Liotti e proprio di Gomez con il chiaro scopo di mantenere il risultato, ma purtroppo l’ultimo minuto di recupero, anzi qualche secondo più tardi, avviene l’azione che toglie due punti allo Stabia. Difficile capire se le colpe maggiori vadano attribuite all’arbitro che non vede il fallo di un paganese, a Gatto che, in preda ai crampi, evita di rilanciare, sperando in un fischio del direttore di gara, ai centrali difensivi che si lasciano sorprendere dal cross della Paganese, che con Gurma riesce a sfruttare la solita indecisione del portiere Russo nelle uscite.
La Paganese non ha avuto tante occasioni, ma ha dimostrato di essere una buona squadra, meritando il pareggio, anche se lo ha attenuto con fortuna, un po’ di sostegno arbitrale, anche nel caso della mancata espulsione del difensore salernitano su capitan Migliorini lanciato a rete e la clamorosa complicità di almeno tre avversari, colpevolmente distratti nelle ultime battute di un incontro, che poteva regalare tre punti di platino allo Stabia. Non è il caso di fare processi, ma di operare per rinforzare la rosa al momento falcidiata dagli infortuni soprattutto in attacco e nella zona nevralgica del campo per cercare di ottenere la prima vittoria interna casalinga del campionato già sabato prossimo nel derby pomeridiano con la Casertana.
Mi sembra doveroso da ultimo segnalare il comportamento sportivo della tifoseria stabiese, capace di incitare la squadra indipendentemente dai risultati e dalla contemporaneità con altri importanti eventi calcistici.
Tabellino
Arbitro: Alessandro Prontera della sez. AIA di Bologna
Assistenti: Luigi Lanotte e Giuseppe Antonacci, entrambi della sez. AIA di Barletta
Marcatori: 27′ pt Migliorini (JS), 50′ st Gurma (P)
Ammoniti: Guerri (P), Cunzi (P), Migliorini (JS), Bocchetti (P)
Angoli: Juve Stabia 5, Paganese 3
Recuperi: 0′ pt, 4′ st
Note: spettatori paganti 1.056, per un incasso totale di € 11.058