Nonostante la Domenica delle Palme la situazione di classifica ha reso la gara di Foggia poco adatta alla serenità tra i calciatori, che infatti durante e dopo la stessa non si sono scambiati ramoscelli d’ulivo, anche se il risultato finale non ha avuto né vincitori, né vinti. (risultati e classifica qui).
Il pari va molto stretto ai padroni di casa che hanno colpito tre legni, trovato un ottimo Pisseri tra i pali e subito il gol con un’autorete di Potenza, che ha clamorosamente anticipato il proprio portiere Narciso, su un cross innocuo dalla sinistra di Nicastro.
Il tecnico Marco Savini ha schierato Liotti e Nicastro al posto degli squalificati Contessa e Gamone, con il rientrante La Camera a centrocampo, che è stato affiancato da Bombagi, un calciatore su cui puntava Pancaro, ma che sta trovando ancora spazio tra le perplessità di molti, che oggi avrebbero preferito vedere in campo Maiorano, Burrai o Caserta.
Nel primo tempo lo Stabia ha fatto davvero poco in fase offensiva, nonostante qualche grave errore in disimpegno della squadra pugliese allenata dall’ex calciatore del Napoli, Roberto De Zerbi, che invece ha avuto diverse occasioni per passare in vantaggio con il bomber Iemmello e l’ex promessa del Torino, il napoletano Sarno. La bravura di Pisseri su Iemmello e anche l’aiuto dei legni, in un caso sullo stesso attaccante e in un altro su una punizione dalla distanza di Sarno, hanno impedito al Foggia di passare in vantaggio. Dopo l’uscita di Carrozza per un probabile infortunio con l’entrata di Maiorano nel finale del tempo, lo stesso ex calciatore del Catanzaro ha effettuato un tiro che Narciso è riuscito a respingere, rischiando di favorire la ribattuta di Ripa, oggi abulico e nervoso come anche il suo collega di reparto Di Carmine. Savini però non ha voluto sostituire nessuno dei due attaccanti, passando dal 4 4 2 al 4 3 3, che ha dato maggiore copertura al centrocampo, che senza Maiorano stava soffrendo molto il gioco offensivo del Foggia.
Nella ripresa lo Stabia ha giocato meglio, ma paradossalmente ha subito la rete con un preciso calcio piazzato di Maza, subentrato all’ex paganese Cavallaro, mentre Savini ha tardato ad inserire Caserta, nonostante la prova opaca di Bombagi. La squadra di Castellammare è riuscita quasi subito a pareggiare con il clamoroso tocco di Potenza nella propria porta, che ha spianato la strada ad un risultato positivo per le vespe che ormai sembravano destinate ad una meritata sconfitta, che avrebbe rimesso in corsa il Foggia per la conquista dei play-off promozione, causando nuovi ed enormi problemi in classifica. Il conto finale dei calci d’angolo di 13 a 3 e un altro clamoroso legno colpito da Iemmello, finito proprio sulla linea di porta tra le inutili proteste pugliesi, testimoniano il predominio dei satanelli, che però non sono riusciti a vincere questo importante scontro diretto, permettendo allo Stabia di rimanere in zona play off in attesa del recupero della gara della Casertana, che non ha giocato a Martina Franca per problemi relativi all’impianto di gioco. Nei minuti finali c’è stato l’infortunio di Polak che ha costretto Savini ad inserire Romeo, che si è fatto subito stupidamente ammonire come in precedenza anche La Camera, un Liotti molto deludente, Ripa e Di Carmine e nel recupero ci sono state diverse mischie in area stabiese con il portiere del Foggia Narciso che ha cercato di trovare addirittura il gol. Le mischie furibonde però hanno finito solo con l’ottenere lo scontro con Ripa, che si è fatto espellere dall’attento arbitro di Paola a gara finita in uno spiacevole teatrino finale che su tutti i campi, specialmente quelli professionistici e non solo nella Domenica delle Palme, andrebbe evitato.
Ora questo pari importante che tiene a distanza di sicurezza il Foggia e per di più in uno Zaccheria, come sempre molto ostile verso gli stabiesi, non deve assolutamente essere vanificato nel prossimo derby contro l’Aversa. Mercoledì sera al Menti con inizio alle ore 19 30 non bisogna ripetere la squallida prestazione contro l’Ischia e tornare finalmente a vincere in casa, per continuare la lotta per i play off con le altre tre pericolose concorrenti, il Lecce, la Casertana e soprattutto il Matera, che ieri ha vinto facilmente al Giraud contro il Savoia e che purtroppo è in vantaggio con lo Stabia nei due scontri diretti di campionato.
Il tabellino
Foggia: 1 Narciso, 2 Bencivenga, 3 Agostinone, 4 Agnelli, 5 Potenza, 6 Gigliotti, 7 Minotti (40′ st 17 Leonetti), 8 Quinto, 9 Iemmello, 10 Cavallaro (11′ st 15 Sainz Maza), 11 Sarno. A disposizione: 12 Addario, 13 D’Angelo, 14 Loiacono, 16 Sicurella, 18 Barraco. All. Roberto De Zerbi
Juve Stabia: 1 Pisseri, 2 Cancellotti, 3 Liotti, 4 La Camera, 5 Polak (42′ st 13 Romeo), 6 Migliorini, 7 Nicastro, 8 Bombagi (31′ st 15 Caserta), 9 Ripa, 10 Carrozza (36′ pt 16 Maiorano), 11 Di Carmine. A disposizione: 12 Santurro, 14 Burrai, 17 Lepiller, 18 Gomez. All. Marco Savini
Arbitro: Carlo Amoroso della sez. AIA di Paola
Assistenti: Leonardo Camillucci della sez. AIA di Macerata e Andrea Costantini della sez. AIA di Pescara
Marcatori: 25′ st Sainz Maza (F), 27′ st aut. Potenza (JS)
Ammoniti: La Camera (JS), Minotti (F), Di Carmine (JS), Caserta (JS), Ripa (JS), Romeo (JS)
Angoli: Foggia 12, Juve Stabia 3
Recuperi: 2′ pt, 4′ st
Note: Espulsi Ripa (JS) e Narciso (F) al termine della partita