Dopo la sconfitta con l’Empoli a Castellammare i tifosi hanno messo tutti in discussione e la gara di venerdì ad ora di pranzo contro il Varese può essere considerata davvero l’ultima occasione utile per Braglia, ma nell’analizzare il secondo lunch match della storia stabiese voglio partire da alcune considerazioni positive.
Solo un paio di mesi fa lo Stabia ha affrontato il Varese in coppa Italia, mettendolo alle corde e cedendo la qualificazione solo ai rigori ad oltranza con una grande prestazione di Mezavilla, ma anche di altri calciatori che in campionato invece sono venuti decisamente meno, così come le intuizioni del tecnico che sono state quasi sempre poco felici. In quella gara però la squadra stabiese ha dimostrato di potersela giocare anche con squadre come il Varese che hanno una rosa con un maggiore tasso tecnico e che puntano ad un campionato di livello medio alto sotto la direzione tecnica di Sottili.
In effetti calciatori come il portiere Bressan, l’ex partenopeo Blasi, Cristiano, Zecchin, il brasiliano ex Crotone Caetano Calil, gli attaccanti Bjelanovic, Neto Pereira e Pavoletti, non sono paragonabili ai giovani di belle speranze, ma con poca esperienza che giocano nella squadra stabiese, ma in coppa queste differenze non sono emerse.
All’Ossola la gara di campionato è un’altra storia, ma lo Stabia deve ritrovare la verve di coppa Italia e metterci anche qualcosa in più, se non vuole tornare ancora una volta con le ossa rotte ed è per questo che mi attendo una grossa prestazione della squadra di Braglia, che deve cercare di dare il massimo ed anche di più. Il tecnico stabiese perde Vitale per squalifica, ma recupera Martinelli in attesa del rientro di capitan Caserta che in settimana ha dichiarato di voler continuare a giocare, nonostante l’ultimo accadimento luttuoso, contribuendo ad una salvezza difficile ma non impossibile. In porta Calderoni è diventato un punto fermo dopo le incertezze gravi di Branescu, che hanno contribuito al pessimo inizio di campionato e in difesa non può mancare anche l’esperienza di Lanzaro accanto a uno tra Contini, Murolo e Martinelli, mentre sulle fasce Zampano e Ciancio dovrebbero sostituire Ghiringhelli e Vitale e a centrocampo con Mezavilla potrebbero giocare Jiday e uno tra Doninelli, Suciu e Baraye se Scozzarella non recupera dall’infortunio ed in attacco Di Carmine potrebbe essere affiancato da Sowe e uno tra Diop e Doukara.
L’arrivo del nuovo importante sponsor, le parole in settimana del presidente Manniello e di Improta, le stesse dichiarazioni dei calciatori lasciano sperare finalmente nel riscatto di una squadra che nonostante l’ultimo posto in classifica è ancora viva e vegeta, ma deve assolutamente dimostrarlo sul campo e non solo a parole.