Battere il Grosseto non è stato facile, per le condizioni del sintetico, già stigmatizzate da Braglia in settimana, ulteriormente peggiorate dalla pioggia torrenziale ch,e non ha dato tregua ai calciatori e ai coraggiosi spettatori sugli spalti, per la tenacia degli avversari, per l’arbitraggio del sig. Cervellera, che definirei cervellotico. (per visualizzare la classifica clicca qua)
Braglia esclude a sorpresa dai titolari Nocchi e Suciu per Seculin e Doninelli e in effetti i due hanno mostrato di essere in forma, puntando su Cellini e Bruno in attacco con il sostegno di Verdi e Caserta, ma il protagonista indiscusso della gara è stato Antonio Zito. Il primo merito di Zito è stato quello di aver sbloccato la gara dopo 12 minuti nei quali il Grosseto ha avuto una netta supremazia territoriale con una gran giocata offensiva, degne delle sue migliori della passata stagione, concedendo allo Stabia di chiudere il primo tempo in vantaggio, nonostante alcune occasioni dei toscani, una addirittura clamorosa sprecata dall’ex attaccante del Bologna Gimenez in seguito ad alcune incertezze difensive. Braglia è stato costretto a cambiare Doninelli dopo appena trenta minuti per un problema muscolare con Agey e nella ripresa ha inserito prima Suciu per Verdi, un pochino deludente e poi Cellini, anche oggi poco brillante, con Acosty, mentre Moriero ha visto la sua squadra trovare il pari dopo dieci minuti nella ripresa con una splendida punizione di Mancino. Lo Stabia ha avuto il merito di non abbattersi moralmente, nonostante alcuni errori difensivi specie di Scognamiglio e di trovare il nuovo vantaggio con una grande girata di Sasà Bruno su splendido assist di Zito, autentica spina nel fianco della difesa toscana.
I minuti finali sono stati sofferti perché il Grosseto ha mostrato di non meritare l’ultimo posto in classifica, cercando fino alla fine di trovare il pari e solo una gran parata di Seculin lo ha evitato. L’ultimo minuto di recupero è stato davvero grottesco perché ha mostrato tutti i limiti di un arbitro che stasera al Menti ha dispensato ammonizioni assolutamente gratuite, per simulazione o perdita di tempo, sorvolando invece su interventi decisamente fallosi. L’intervento di Zito che ha spostato più indietro la palla, sulla punizione finale è stato l’ultimo merito del giocatore che ha evitato al Grosseto di battere molto più vicino alla porta e l’ammonizione è stato davvero il male minore per evitare un nuovo pari dei toscani, ma la gestione della situazione da parte dell’arbitro è apparsa grottesca, cervellotica appunto.
L’importante era vincere e anche se la gara non è stata delle migliori lo Stabia si avvicina a grandi passi alla sua seconda salvezza consecutiva nel campionato cadetto, tenendosi in corsa anche per obiettivi migliori, che per scaramanzia è meglio però non pronunciare.