Buona visione
Dopo la beffa di Pescara, lo Stabia si prepara ad affrontare al Del Duca di Ascoli una gara molto importante in chiave salvezza. Rimanere in ritiro è stata una scelta saggia per la delicatezza del terzo confronto di una settimana intensa, che finora ha portato solo il punto del derby. Braglia dovrà verificare le condizioni di tutti i calciatori disponibili, specie di quelli che hanno giocato entrambe le gare, spendendo molte energie fisiche e soprattutto mentali, per poi mandare in campo una squadra tonica, che possa fare risultato contro una formazione rognosa come quella allenata da Silva. In porta dovrebbe essere confermato Colombi, mentre c’è incertezza sulla difesa, anche se Scognamiglio dovrebbe restare ancora fuori, perchè le nuove soluzioni dell’Adriatico con Baldanzeddu centrale e Biraghi laterale non è detto che siano confermate. A centrocampo il rientro di Scozzarella dalla squalifica rende incerta la presenza di Caserta, che però ha fatto bene nel tempo che ha avuto a disposizione, con il solito dubbio sulla destra per la sostituzione del fantasista Erpen. In attacco dopo due gare intense dove il bomber sardo ha mostrato un pò di stanchezza, Braglia dovrà decidere se far rifiatare finalmente Sau, che è pure diffidato, anche per riguardarlo in funzione della gara con il Torino e in questo caso la coppia offensiva potrebbe essere una novità assoluta. L’Ascoli da par suo, punterà a ridurre il notevole gap in classifica con la squadra stabiese, frutto di un campionato deludente ma anche della pesante penalizzazione, con la sua buona vitalità, mostrata nel pari di Reggio e nelle gare precedenti, nelle quali però non hanno brillato le punte. In ogni caso calciatori come Papa Waigo, lo stesso Soncin e il giovane Gerardi in attacco, Sbaffo, Parfait e il figlio d’arte illustre Boniperti a centrocampo e Peccarisi, Pasqualini e Giovannini in difesa sono assolutamente da rispettare, come pure il blasone di una società che con la passione e la sagacia di Costantino Rozzi disputò numerosi campionati di massima serie, sfiorando addirittura l’Europa.