Lo Stabia nell’acquitrinio dell’Adriatico è battuta più da Baracani che dal Pescara, disputando comunque una gara gagliarda. Braglia ha dato spazio a Biraghi, Caserta e Mbakogu, optando per Di Cuonzo sulla mediana con uno schieramento più prudente, che non ha impedito però di giocare meglio della squadra di Zeman, che è riuscita nel primo tempo a passare solo per un rigore dubbio. Invece un netto fallo su Sau in area non è stato fischiato, con un’evidente disparità di trattamento, già apparsa nella gara di Marassi, diretta sempre da Baracani e lo Stabia un pò demoralizzato ha comunque continuato a cercare il gol anche se a volte con poca lucidità. Nella ripresa la pioggia diventava sempre più intensa e fastidiosa, ma lo Stabia continuava ad attaccare con gli ingressi degli attaccanti Falcinelli, Danilevicius e Raimondi al posto di Biraghi, Caserta e Mbakogu.
Il raddoppio di Konè è stato frutto solo di una sfortunata azione di ripiego difensivo, ma la squadra di Zeman non ha mai offerto un gioco convincente anche per merito dei calciatori stabiesi. Prima della gara ci stava di perdere a Pescara, ma ora è grande il rammarico di non aver fatto punti. Sabato al Del Duca contro l’Ascoli bisognerà assolutamente rimediare per continuare la marcia di avvicinamento alla quota salvezza.
Mar 07