A Marassi si va, cantavano i tifosi stabiesi nei giorni delle finali play-off e il momento tanto atteso sta per arrivare, la formazione di Braglia sfiderà nel suo stadio una squadra dal grande blasone, che può vantare uno scudetto, coppe italiane ed europee e addirittura una finale di Coppa dei Campioni, persa solo ai supplementari, con il Barcellona nel 1992. Quello squadrone doriano era composto da autentici fuoriclasse come Vialli e Mancini, ma anche quello attuale può vantare calciatori come, il portiere della nazionale argentina, Romero, e poi Gastaldello, Accardi, Dessena, Castellini , Foggia, Padalino, Semioli, Bentivoglio e ancora gli attaccanti Bertani, Fornaroli, Maccarone, Foti e Pozzi. Eppure oggi lo stadio Marassi e la Sampdoria non ci fanno paura, perchè lo Stabia sta esprimendo un ottimo calcio, anche in trasferta, e siamo convinti che gli uomini di mister Braglia, anche se meno titolati, se la giocheranno alla pari con i blucerchiati. I nostri attaccanti rapidi e concreti come Sau e Mbakogu, la generosità di Danilevicius, la sagacia tattica del nostro centrocampo potranno mettere in difficoltà il loro schieramento difensivo che attua una ricerca esasperata della tattica del fuorigioco. Certamente bisognerà stare molto attenti in difesa contro attaccanti esperti e tecnici come quelli doriani, ma lo Stabia nelle ultime due gare non ha subito reti con un netto miglioramento, non solo del reparto arretrato, ma di tutta la fase difensiva. L’assillo della vittoria starà tutto sulle spalle della squadra di Genova per recuperare la zona play-off, lo Stabia potrà giocare invece con la forza dei nervi distesi, forte della sua importante classifica ed è per questo che sono convinto che le vespe sapranno pungere anche nella lanterna, fino a spegnerla, per illuminare ancora il sorriso degli stabiesi a Marassi, come a Castellammare.